Ogni qualvolta quel bambino si ripresenta, immancabilmente riaffiora quel dolore del bambino non riconosciuto, non visto, di quel bambino che ha ceduto il suo potere di Luce a quel fantasma misterioso che ha avuto la meglio su di lui.
Facciamo dunque, se volete, un viaggio insieme per riportare quel bambino che si era perso a contatto nuovamente con noi stessi; un percorso per riabbracciare e soddisfare quella parte di noi che è rimasta ancorata alla sofferenza, chiuso in una stanzetta del nostro cuore, dalla quale, al buio per mancanza di Luce, non siamo capaci di uscire.
Solo allora saremo totalmente disponibili per esprimere il nostro potere e la nostra bellezza.
Un viaggio indietro nel tempo richiede un grande coraggio, o forse solo un grande desiderio di uscire allo scoperto.
In realtà è soprattutto un gesto d'amore che stiamo facendo a noi stessi, che vogliamo e dobbiamo fare a noi stessi, perché in fondo solo di noi ci possiamo occupare.
Questa non è una forma di egoismo, ma solo la consapevolezza della nostra grandezza; siamo creatori della realtà che ci circonda o ne siamo ancora vittime?
Se ci limitiamo a pensare che non siamo responsabili del nostro mondo, allora già in questo percorso siamo fuori strada e ci siamo persi così la possibilità di modificare quelle circostanze che più o meno apparentemente non giocano a nostro favore.
Creiamo in ogni istante attraverso il nostro pensiero, la nostra energia, il nostro atteggiamento nei confronti della vita e delle persone che stanno intorno a noi.
E allora perché non approfittarne? Perché non creare qualcosa di diverso?